tag:blogger.com,1999:blog-197798421611761651.post4195257550066182195..comments2012-07-09T17:51:39.056-07:00Comments on libertà, indipendenza, realtà: elisa strozzihttp://www.blogger.com/profile/08901304927862261336noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-197798421611761651.post-215772134173477982012-07-09T17:51:39.056-07:002012-07-09T17:51:39.056-07:00Cara Elisa,
la scena che hai descritto tu è l'...Cara Elisa,<br />la scena che hai descritto tu è l'immagine di un fenomeno comune al giorno d'oggi, che in larga parte è stato interiorizzato dalla maggior parte delle persone.<br />C'è la totale incapacità a guardare oltre i propri confini, siano essi umani, spaziali o temporali. Ci si chiude così in un piccolo microcosmo creato ad arte, ma assolutamente fittizio.<br />E' un rinunciare a vivere la vita in tutte le sue dimensioni, un'appiattirsi sulla mera sopravvivenza, con l'unico obiettivo di passare indenni la tempesta ma senza mete da raggiungere. Conservarsi invece che spendersi.<br />Sì, l'Italia ha una certa debolezza da questo punto di vista, ma credo che il fenomeno sia purtroppo evidente un po' in tutto il mondo occidentale, anche se per ragioni e dinamiche diverse.<br />Il cambiamento avverrà soltanto se ognuno di noi saprà davvero trovare un senso a quello che quotidianamente fa. E' un passo fondamentale in direzione di un'autentica consapevolezza. Diversamente vorrà dire che ci piace lasciarci vivere, che vuol dire rinunciare ad essere protagonisti. Ma naturalmente non è questo che dobbiamo augurarci.<br />Un abbraccio.<br />AndreaAndreahttp://vocidallanebbia.wordpress.com/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-197798421611761651.post-10914656509436622772012-07-08T11:42:13.021-07:002012-07-08T11:42:13.021-07:00Caro Andrea,
ti ringrazio per il commento. Io cred...Caro Andrea,<br />ti ringrazio per il commento. Io credo che il grado di libertà "concesso" all'individuo dalla società sia strettamente legato alla cultura di riferimento di quella società. Sebbene esistano forme di conformismo in ogni paese, é pur vero che alcune strutture sociali rendono l'individuo totalmente schiavo delle proprie norme e lo opprimono con il peso di tradizioni senza senso. Uno di questi paesi è proprio l'Italia sfortunatamente. Proprio oggi, in treno, notavo la profonda banalità della maggior parte delle persone che ci circonda, la sua incapacità di guardare oltre la superficialità delle abitudini e degli oggetti che ci circondano e di penetrare verso una verità umana e naturale che tutti noi, secondo me, dovrebbero cercare. Solo pochi, rari, esseri umani, come dici tu, hanno avuto la forza e la capacità di distaccarsi dalla massa e di esprimere la propria individualità pienamente!<br />Un abbraccio. <br />A presto!elisa strozzihttps://www.blogger.com/profile/08901304927862261336noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-197798421611761651.post-68533123962099861242012-07-07T15:59:05.190-07:002012-07-07T15:59:05.190-07:00Hai detto bene: "l'indice di adattamento ...Hai detto bene: "l'indice di adattamento di un essere umano alla società in cui vive sia inversamente proporzionalmente al grado di riflessione autonoma e di azione effettivamente indipendente maturata dal soggetto".<br />E' per questo motivo che non possiamo vivere bene in questo mondo. Il messaggio che quotidianamente ci arriva é: "siete liberi!". Ma non è così. Non siamo liberi, siamo in realtà schiavi di chi guida un meccanismo che non vuole certo il bene dell'umano.Chi sa riflettere e analizzare il mondo non può che trarre questa conclusione. <br />Cosa fare allora? Non ci è data la possibilità di emigrare verso altri pianeti. Possiamo però recuperare una dimensione più umana, più vera, più genuina. Io voglio pensare che sia più facile di quello che possiamo immaginare. Qualche caso felice in quella direzione esiste, ed è proprio da lì che dobbiamo prendere spunto e convinzione.<br />Un caro saluto.<br />AndreaAndreahttp://vocidallanebbia.wordpress.com/noreply@blogger.com